Tra i variegati scenari paesaggistici che offrono le terre di Fasano te ne presentiamo uno godibile in ogni stagione. Procurati una bici o indossa un bel paio di comode scarpe sportive e puntare verso il Canale di Pirro. Sarai prossimo ai Comuni di Castellana Grotte, Alberobello e Putignano, tutte gettonate mete di turismo in Puglia.
Lungo circa 12 chilometri e largo tra i 500 e i 1500 metri, questo canalone è una delle forme sviluppate di carsismo di superficie, dette polje. Un termine quest’ultimo di origine slava che significa campo piano. Il divario esistente tra il fondo del Canale e i pianori sovrastanti è compreso tra i 75 e i 100 metri.
Un contesto naturalistico mozzafiato e ricco di una straordinaria vegetazione autoctona, scrigno di importante biodiversità. In questo contesto è presente un inghiottitoio, detto il “gravaglione”, con due bocche assorbenti.
Pianeggiante il fondo del Canale di Pirro, accarezzato da terre rossastre e da un sottile strato di terreno alluvionale. Ed è per tale ragione che questi suoli, grazie ad un singolare microclima, sono fertili e produttivi.
Il tuo occhio sarà rapito dalla bellezza di vigne dalle cui uve nascono vini di pregio, ma anche da campi coltivati a frutteto. Significativa la presenza di una certa zootecnia che caratterizza lo scenario.
I versanti che delimitano questo canalone sono molto differenti. Quello settentrionale, su cui si trova la nota località della Selva di Fasano, è abbastanza ripido e con un andamento rettilineo. Quello meridionale, interessato dal percorso dell’Acquedotto Pugliese, è più sinuoso e modellato dolcemente.
Secondo una leggenda, il nome di tale posto sarebbe stato attribuito a Pirro, il re dell’Epiro, il quale sarebbe transitato in Puglia, nel 280 a.C., con il suo esercito formato da elefanti da guerra e da decine di migliaia tra cavalieri, arcieri e fanti con lo scopo di salvare Taranto dalla conquista dei Romani.
Sembrerebbe più giusto. invece, pensare che tale denominazione sia riferibile alle pile o “pirre”, cisterne per la raccolta delle acque confluenti dai fianchi delle colline e qui da sempre molto presenti perché destinate agli animali allevati.