Publio Virgilio Marone si fermò a Egnazia nel 37 a.C. durante un viaggio memorabile da Roma a Brindisi, al seguito di Mecenate. Questo viaggio è stato dettagliatamente descritto dal poeta Orazio in una delle sue Satire, con particolare attenzione a ogni tappa, inclusa una descrizione di Egnazia e dei suoi abitanti.
È davvero emozionante immaginare che Virgilio, il più grande dei poeti, definito da Dante “de li altri poeti onore e lume… lo mio maestro e ‘l mio autore”, abbia camminato proprio su questa strada e su queste pietre. Era la primavera del 37 a.C. e Virgilio viaggiava con Orazio e altri artisti e poeti durante una missione diplomatica da Roma a Brindisi.
Proprio Orazio ci narra di questo piacevole viaggio e menziona Egnazia, l’ultima tappa prima di Brindisi, nella sua V Satira.
postera lux oritur multo gratissima; namque
Plotius et Varius Sinuessae Vergiliusque
occurrunt, animae, qualis neque candidiores
terra tulit neque quis me sit devinctior alter.
o qui conplexus et gaudia quanta fuerunt.
nil ego contulerim iucundo sanus amico.
Il giorno seguente spunta di gran lunga il più gradito;
infatti a Sinuessa ci vengono incontro Plozio, Vario e Virgilio,
persone quali né la terra ha generato più schiette
né alle quali un altro sia più legato di me.
Oh che abbracci e quanta gioia vi furono!
Niente io, sano di mente, potrei paragonare a un amico del cuore.
(…)
dein Gnatia Lymphis iratis exstructa,
dedit risusque iocosque,
dum flamma sine tura liquescere
limine sacro persuadere cupit.
Credat Iudaeus Apella,
non ego; namque deos didici securum agere aevom
nec, siquid miri faciat natura, deos id
tristis ex alto caeli demittere tecto.
Poi Egnazia, eretta contro il volere delle ninfe,
ci offrí motivo di risa e di scherni,
perché volevano qui farci credere
che l’incenso sulla soglia del tempio
si consumava senza fiamma.
Può pensarlo il giudeo Apella,
io no: gli dei, cosí ho sentito dire,
passano il loro tempo indifferenti
e, se qualche prodigio si verifica in natura,
non è certo l’ira divina
a precipitarcelo dall’alto dei cieli.
Oggi, in versione virtuale e rigenerato attraverso l’Intelligenza Artificiale, Virgilio rievoca il suo viaggio a Egnazia per accogliere come un influencer digitale i grandi della Terra in arrivo a Fasano, per il G7, dal 13 al 15 giugno.
Carraro Lab ha ricostruito il volto del poeta Virgilio in 3D, sulla base di una delle sculture indicate dalle ipotesi degli studiosi, rievocando il suo viaggio da turista Ante Litteram nell’antica Egnazia, lungo la via Appia.
In particolare, attraverso la metodologia della re-generative art applicata a dipinti e mosaici dell’arte antica e alle immagini odierne si recuperano le radici di un immaginario che da millenni è alla base della bellezza, del paesaggio e dello stile di vita italiani. Virgilio diventa così un AInfluencer di Fasano e dell’Italia stessa, creando una case history applicativa dell’intelligenza artificiale per la promozione turistica.