Senza ombra di dubbio Torre Canne è località di balneazione, di villeggiature estive e di cure termali. Non cose da poco, ma questo borgo delle terre di Fasano in un certo periodo dell’anno, da fine maggio a giugno inoltrato, ha in serbo per te un’altra preziosità da gustare con tutti i sensi.
Stiamo parlando del frutto del fiorone una delle primizie più attese qui e se ne possono trovare sia nelle varietà coltivata che sia nell’incolto, considerata la pervicacia con cui il fico prospera nei luoghi più ostici, resistendo a siccità e a venti salini. Il fiorone di Torre Canne (il ʻPetrelliʼ bianco) è dolce frutto che preannuncia l’estate, matura soprattutto in quei ficheti dove il terreno è arricchito dall’apporto di sorgenti e fiumi.
Sarà anche per te una gustosa scoperta assaggiare questo frutto un tempo considerato ʻminoreʼ a causa del suo breve periodo di fioritura e della difficile commerciabilità determinata dalla delicatezza della buccia, ma oggi rivalorizzato anche grazia ad una sagra che si tiene a Pezze di Greco.
Non saprete resistere alla sua bontà unica. E finirete per farne incetta sia dai fruttivendoli, così come dalle bancarelle estive improvvisate lungo la litoranea. Vedrai con curiosità i fioroni esposti ordinatamente in cassettine di legno tappezzate di foglie di fico, non troppo addossati l’un l’altro per non ammaccarli. Distinguerete facilmente quelli con la buccia verde e la polpa bianca e rossa della varietà Petrelli, da quelli con buccia violacea e polpa purpurea della varietà detta “Minghtaur”. Della prima varietà, quella coltivata proprio nella zona di Torre Canne è inserita nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani dal 2009.
Il fiorone per eccellenza – destinato essenzialmente al mercato locale – è quello che proviene dall’ albero del fico ” Petrelle ” tipico del questo territorio ma presente anche in altri posti dell’area barese.
Il Fiorone di Fasano – Torre Canne è iscritto da qualche mese nei “Prodotti tipici e tradizionali di Puglia”. Chiamato “culumbr” in dialetto locale, il fiorone, in realtà non è un frutto, bensì l’infiorescenza, detta siconio, del Ficus carica L. cultivar “Petrelli”; all’interno di questo sono racchiusi i veri frutti, una sorta di piccoli semini conosciuti con il nome di acheni.
Il fiorone ha la forma di una pera, ha dimensioni medio-grandi con buccia di un colore che va dal verde brillante al violaceo; la sua polpa carnosa, invece, è di un color rosa più o meno tenue, a seconda dell’epoca di maturazione: ha un alto contenuto di zuccheri e numerosi piccoli acheni.
Sarà una dolce esperienza di gusto apprezzarlo da solo come dessert o in abbinamento anche a salumi, come il prosciutto crudo o capocollo con mandorle, come fanno alcuni chef della zona, oppure strofinato sul pane caldo insieme alle noci.