Dalla tradizione locale è considerata come il più antico edificio di culto presente a Fasano. Detta anche la chiesa della Madonna delle Grazie e non solo chiesa di Santa Maria della Grazia. Oggi la noterai inserita tra gli edifici del centro storico, laddove un tempo le mura delimitavano la Terra di Fasano e dove si trovava una delle porte di accesso alla città. Per tali ragioni molte le fonti antiche la citano come “Santa Maria dell’Arco”. Tale piccolo luogo di culto, già eretto all’epoca, apparteneva all’Università, cioè al governo municipale, detto anche Seggio o Sedile.
Ai tuoi occhi ti colpirà per il suo essere vestita di colore giallo. Una architettura rettangolare e modesta con un unico ingresso ed una sola finestra.
Con una copertura a botte, l’unico ambiente interno conserva sulla parete laterale destra una cornice con un’iscrizione, ormai logorata dal tempo, che si riferisce all’intervento miracolistico di protezione della Vergine durante l’assalto dei Turchi nel 1678. Mentre sulla parete di fronte vi sono tracce di affreschi. In una scena si individua lo Sposalizio di Giuseppe e Maria, nell’altra S. Rocco, il pellegrino protettore degli appestati, forse un riferimento alle pestilenze gravi che colpirono Fasano prima nel 1656 e poi nel 1691.
L’altare è in pietra con un paliotto che accoglie la scena della Visitazione. Il dossale con lesene architravate e decorate inquadra un dipinto a fresco riproducente la Madonna delle Grazie, come confermano le due iscrizioni comparse dopo i restauri.