Intitolata a San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine dei Cavalieri Gerosolomitani, poi di Malta, feudatari della città dal 1317 al 1808, e alla Madonna del Pozzo, la chiesa Matrice è uno dei quei luoghi sacri e di arte da scoprire con molta calma.
Oltrepassato il suo ampio ingresso, ti troverai in un ambiente, con pianta a croce latina, a tre navate. Quelle laterali sono divise in campate voltate a crociera, frutto dell’abbattimento delle cappelle gentilizie, avvenuto nel Settecento. In quella circostanza furono eretti il cappellone della Madonna di Pozzo Faceto (l’attuale sacrestia), gli ampi scaloni e il nuovo coro con l’altare maggiore. Lascia il tuo sguardo farsi catturare dal transetto che si conclude col cappellone di San Giuseppe, a sinistra, e quello del Crocifisso, a destra, mentre al suo incrocio coglierai tutta la magnificenza della grande cupola ellittica. Nei pennacchi sono dipinte quattro scene, opera del pittore locale Ferdinando Schiavone (1862-1937), con scene del Vecchio e Nuovo Testamento e legate alla Storia della Chiesa
Poni massima attenzione nell’andare a scorgere la venerata icona della Madonna di Costantinopoli del 1540. Attraenti sono anche le seicentesche tele di San Giovanni Battista e di Sant’Anna con la Vergine e il Bambino, le pale dell’Assunzione e della Circoncisione, gli ovali raffiguranti S. Vito e S. Cataldo della controfacciata e le opere di Domenico Carella e Nunzio Bonamassa, maestri apprezzati del Settecento meridionale. Pregevoli anche le statue in cartapesta dei Santi Patroni, create dal cartapestaio leccese Giuseppe Manzo nei primi del Novecento.
Ma dedica un po’ del tempo di questa imperdibile visita ad ammirare l’imponente facciata in tufo calcareo e carparo. Interpreta il linguaggio rinascimentale alla luce di riferimenti sia classici che pagani. Si presenta con ordini di colonne corinzie, sormontati dal grande timpano con al vertice la statua del Battista che dall’alto benedice la città. Oltre alle numerose statue che adornano la facciata, di gran pregio è il portale centrale decorato da un bassorilievo raffigurante la Madonna di Costantinopoli e da rilievi vegetali che ingemmano l’architrave. Sarà poi difficile staccare il tuo sguardo da quel centrale rosone dolcemente intagliato con un traforo di petali e foglie.