Questa graziosa piazzetta era il cuore cittadino prima della realizzazione di piazza Maggiore, quella che poi diventerà Piazza Ignazio Ciaia. Uno spazio la cui funzione urbanistica era quella di creare un raccordo equilibrante tra la vecchia Terra e il nuovo Borgo che iniziava a determinarsi fuori dalla cinta muraria.
Ancora oggi intorno a Largo Seggio il tuo sguardo sarà preso da graziose abitazioni e palazzi nobili: Palazzo Goffredi, con il fine balcone arricchito dai timpani delle porte-finestre, la poderosa facciata laterale di Palazzo Baliare, oggi sede della Biblioteca Comunale “I. Ciaia”, il Palazzo del Seggio.
Smantellato e poi abbandonato, nella prima metà del XVIII secolo, il palazzo fu riedificato divenendo residenza privata della nobile famiglia Notarangelo, originaria di Putignano, come documenta lo stemma che campeggia in Largo S. Giovanni.
Belli davvero i prospetti con vari decori ed elementi tardo-barocchi. Altrettanto interessante il prospetto orientale su Largo Seggio, con la lunga balconata che profila la loggia scandita da tre grandi arcate a tutto sesto, oggi murate, e segnate da ghiere in pietra scolpita con motivi vegetali. Un costituivano un loggiato funzionale alle adunate pubbliche dell’Università.
La dimora storica costituisce un collegamento straordinario nel disegno urbanistico tra due piazzette contigue e intimamente collegate per connettere il potere religioso, rappresentato dalla Chiesa Matrice, e il potere politico, allora rappresentato dal Palazzo del Seggio e dalla residenza del Balì.